L’effetto dell’ottimismo
Nell’ottica di una felicità come medicina preventiva, puoi chiederti, che differenza c’è tra ottimisti e pessimisti?
Gli studiosi dell’ottimismo e dei suoi effetti sulla vita hanno scoperto che la differenza tra ottimisti e pessimisti sta nel fatto che gli eventi della propria vita siano ritenuti o meno permanenti, pervasivi e personali.
Cosa significa in parole semplici? Ecco un esempio che calza a pennello.
Poichè il pessimista vede l’evento negativo in termini permanenti (“Sarà sempre così”), pervasivi (“Questo rovinerà ogni cosa”) e personali (E’ tutta colpa mia”), ne consegue l’assenza di ottimismo.
Se dai una spiegazione permanente, pervasiva e personale agli eventi negativi, spiani la strada all’infelicità cronica e quindi ai disturbi fisico emotivi. E’ come se se gli eventi positivi siano ritenuti temporanei, specifici e al di fuori del proprio controllo.
Cosa possiamo fare per attivare la felicità?
Esaminando persone che riferivano di sentirsi felicissime, i ricercatori hanno concluso che la felicità sembra vada ubicata nella corteccia prefrontale sinistra del cervello.
Ma cosa attiva questa parte del cervello? E cosa possiamo fare per attivarla maggiormente?
Possiamo osservare la felicità come due tipi di emozioni piacevoli
– l’attesa di qualcosa di positivo
– e il suo effettivo godimento sensoriale
Per esempio è possibile essere felici immaginando di andare in vacanza sulle spiagge di Bali, fantasticando di trascorrere giorni in paesaggi da sogno. Però è anche possibile essere felici prendendo il sole in mezzo ad acque cristalline, facendo una passeggiata, praticando la meditazione, leggendo un libro che ami, imparando qualcosa di nuovo e anche manifestando gratitudine.
Cosa significa? Quando sei felice in attesa di una cosa bella, il cervello si attiva producendo gli ormoni della dopamina e ossitocina, ormoni importantissimi nella riduzione delle infiammazioni, nella regolazione delle ghiandole surrenali, stimolate dalle reazioni di stress.
Ricetta contro il pessimismo
Se sei un pessimista incline all’infelicità, non disperare. Secondo gli studiosi della felicità, cose come l’ottimismo e la felicità possono essere apprese e, come risultato, puoi godere dei loro positivi effetti fisici e mentali.
Ecco il trucco. Se sei naturalmente portato ad essere pessimista puoi imparare a cambiare le credenze che sorgono in una situazione e in tal modo puoi migliorare la tua salute.
Per distrarti da una credenza pessimista puoi muovere dolcemente il palmo della mano dicendo “RESPIRO”, suonare qualcosa di rumoroso, oppure portare con te un biglietto con scritto “respiro”, in lettere grandi e rosse, oppure indossare un braccialetto di gomma intorno al polso e tirarlo un po’ per interrompere le elucubrazioni.
Se questo non funziona, di a te stesso, ci penserò più tardi, perchè agire in questo modo spezza il circolo vizioso delle elucubrazioni e diminuisce la forza dei pensieri negativi.
Nel tempo osservi più ottimismo e maggiore serenità. Buona pratica!
La Riflessologia Facciale potenzia il buon umore
La Riflessologia Facciale Dien Chan è un ottimo rimedio naturale in grado di riattivare i neurotrasmettitorii responsabili del buon umore.
Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto il viso gode della vicinanza massima al sistema nervoso centrale e al cervello e in particolare i numerosi punti Bui Quoc Chau, integrati ai principi Dien Chan, sono in grado di attivare numerose risposte in tempi velocissimi. Per esempio:
- Riequilibra il sistema nervoso
- Ossigena il cervello
- Agisce sulla respirazione, decontrae il diaframma
- Promuove un’azione immunostimolante ed antinfiammatoria sull’intestino, elimina cioè tutto ciò che è “immuno-soppressore”
- Genera nuova energia, promuovendo grande fiducia in sé stessi
- Produce serotonina, l’ormone del buon umore, utile per gestire al meglio le nostre emozioni
Che dire, Si puo’ diventare molto ottimisti anche grazie alla pratica di questo straordinario metodo.
Grazie a semplici gesti puoi creare e innalzare al top la tua energia e il tuo umore. E’ tempo di agire subito!
E tu cosa ne pensi di questi esercizi? li trovi utili?
Scrivimi raccontandomi le tue esperienze, sarò felice di leggerti e di risponderti.
Grazie!